Anna Mannucci,
journaliste et spécialiste du droit des animaux vient de me livrer une théorie
très originale sur le sens caché de
la vivisection. D'après elle, cette
pratique cruelle répondrait moins à une logique d'ordre rationnel qu'à un
raisonnement typique de la pensée magique : plus nous faisons souffrir les animaux, moins de souffrance
restera pour nous.
Je reviendrai sur cette
trouvaille passionnante.
non è la morte, troppo semplice, ma il dolore, la sofferenza, l'angoscia. Così viene definito l'esperimento "scientifico" dalla Direttiva Europea sulla protezione dell'animale da esperimento, è quello che causa pain, souffrance, anxiety.
RépondreSupprimerDa considerare: l'uccisione dell'animale "sperimentato" (torturato) viene ufficialmente definita sacrificio.
RépondreSupprimerSacrificio...
Je paraphrase en français : la mise à mort (torture) d'un animal dans le cadre d'une expérience de laboratoire est officiellement qualifiée de "sacrifice".
SupprimerQual'è il nome della codesta direttiva ? Ho solo trovato la direttiva 2010/63/EU "del 2 settembre 2010 sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici" e non vi è usata la parola di "sacrificio".
SupprimerC'è invece un elenco degli animali a cui si applica la direttiva e credo che escluda, per esempio, i chioccioli e le lumache (cap. I, art. 1, 3) - ciò che mi pare di un scandalosissimo specismo. Perchè
le piovre e non le lumache (oppure le farfalle) ?
Direttiva 86/609/CEE, sulla «protezione degli animali utilizzati a fini sperimentali o ad altri fini scientifici», poi sostituita dalla Direttiva 2010/63/UE. "Direttiva": temi e linguaggio giuridici.
RépondreSupprimerLa parola "sacrificio" è nel linguaggio scientifico.